- Indice italiano ancora sotto forte pressione nella scorsa settimana, anche se in fase di apertura questa mattina ha rimbalzato dopo le recenti dichiarazioni del ministro Tria,
- Tenaris ha trovato supporto su una trendline partita a fine gennaio, anche se è ancora difficile capire quali potranno essere le conseguenze dell’introduzione di dazi sull’acciaio da parte dell’amministrazione Trump,
- Continua la discesa di Telecom Italia, dopo il cambio nel consiglio di amministrazione e il via libera dell’Agcom al piano per lo scorporo della rete in una newco controllata da Telecom,
- Mediaset sta testando dei supporti importanti, anche se al momento non arrivano segnali decisi di una possibile inversione del trend in atto,
- Intesa San Paolo, pur essendo tra le banche più solide, non è rimasta immune dall’ondata di vendite che ha colpito Piazza Affari e si trova vicino ad un livello tecnico importante.
Tenaris
- Il titolo nella scorsa settimana ha colto un rimbalzo in corrispondenza della trendline partita a gennaio e già testata con successo a marzo,
- Ancora incerti e non quantificabili gli effetti dei dazi sull’acciaio imposti dall’amministrazione Trump nei confronti dei produttori europei,
- Gli analisti di Fidentiis hanno evidenziato come l’impatto potrebbe essere addirittura positivo, dato che circa il 27% della capacità produttiva della compagnia è collocata negli USA,
- Per il momento il MACD (9-25-7) non sembra dare ancora conferma dell’avvenuta inversione di tendenza, mentre il prezzo si avvicina alla resistenza corrispondente ad un ritracciamento di Fibonacci.
Telecom
- Pesante la correzione subita da Telecom Italia, che dai massimi di aprile ha perso quasi il 25% del suo valore, riportandosi sotto la soglia di 0.7 €;
- In questo momento il titolo si trova in prossimità di un livello di supporto posto a 0.6730 € e nel caso in cui fosse violato entrerebbero in gioco i livelli di 0.6519 (minimo del 6 febbraio) e di 0.6272 (minimo di maggio 2016)
- Intanto l’ad Amos Genish ha incassato il via libera da parte dell’Agcom per lo scorporo della rete fissa che sarà conferita a gennaio a NetCo, anche se lo stesso Genish si è detto preoccupato per l’andamento dei costi di accesso all’ingrosso, che potrebbere mettere in dubbio la sostenibilità dell’operazione stessa.
- In questo momento il MACD (9 – 25 – 7) si sta avvicinando timidamente ad un incrocio.
Mediaset
- Il quadro tecnico di Mediaset è molto simile a quello evidenziato per Telecom, con una perdita dai massimi di maggio del 18%.
- Anche in questo caso il titolo è in prossimità del supporto posto in area 2.79 €, supporto testato 2 volte a settembre e ottobre e che rappresenta il margine inferiore di un gap aperto nel dicembre del 2016,
- Questa mattina in scia al tentativo di rimbalzo del FtseMib anche il titolo sembra tentare una reazione,
- Anche in questo caso il Macd è prossimo ad un incrocio rialzista, anche se il segnale non sembra essere particolarmente convincente.
Intesa Sanpaolo
- Grazie alla diminuzione dello spread in apertura di seduta, il titolo di Intesa Sanpaolo ha colto un importante rimbalzo,
- Nonostante la solidità di Intesa Sanpaolo, il prezzo è in forte calo rispetto ai massimi di maggio,
- In caso di rimbalzo il primo tarfet potrebbe essere rappresentato dall’area di 2.85 €, che rappresenta il bordo inferiore del gap aperto a metà maggio,
- Ance in questo caso il MACD mostra un timido tentativo di incrocio rialzista.
Fonte di tutti i grafici qui presentati: CMC Markets Piattaforma Next Generation. Performance nette al 11/06/2018
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