Le notizie della decisione del presidente Trump di ritardare le tariffe sulle importazioni di auto dall'UE e anche altrove ha provocato una brusca inversione di tendenza nei mercati europei ieri pomeriggio consentendo di chiudere in rialzo per il secondo giorno di seguito e di contribuire a completare l'inversione delle forti discese viste lunedì.
Non sorprende che i produttori automobilistici tedeschi Porsche, Daimler e BMW abbiano contribuito a fare da battistrada, poiché le preoccupazioni relative all'apertura di un terzo fronte negoziale sul commercio da parte degli Stati Uniti sono state rimandate di sei mesi.
Anche se questa è una notizia benvenuta, certamente non significa che la situazione di stallo sia stata evitata e deve essere confermato dallo stesso Presidente con certezza. Significa semplicemente che l'amministrazione americana sta esaurendo la sua capacità negoziale dato che gli Stati Uniti sono già in trattativa con la Cina e l'Iran, in altre controversie. Probabilmente è il caso di non voler combattere troppe battaglie contemporaneamente.
Come per rafforzare ciò, il presidente Trump la scorsa notte ha firmato un ordine esecutivo per proteggere le reti statunitensi dallo spionaggio straniero, aprendo la strada a un ban sulla più importante azienda di telecomunicazioni della Cina, Huawei. Questo ordine esecutivo sembra aver frenato parte dell'esuberanza del recente rimbalzo delle azioni ieri, con i mercati asiatici che hanno reagito con molta più cautela. Benché la sospensione delle tariffe automobilistiche sia benvenuta, ciò non significa certamente che il Presidente Trump non possa creare disturbo in altri modi, e ciò si riflette nella reazione contrastata dei mercati asiatici. Questo a sua volta dovrebbe tradursi in un'apertura europea in ribasso più tardi questa mattina.
Non è stata una giornata così buona per il FTSEMib, che ha chiuso la giornata al ribasso, poiché le preoccupazioni sull'economia italiana hanno ripreso a salire sul radar. Con le elezioni europee, la settimana prossima, il vicepresidente della Repubblica italiana, Matteo Salvini, ha agitato le acque promettendo di infrangere le regole fiscali dell'UE, dicendo che lo farà a prescindere dal fatto che l'UE sia d'accordo o no. Ciò ha spinto i rendimenti italiani più in alto e le azioni hanno stentato. Con il governo italiano sempre più frammentato con le crescenti divisioni tra Salvini e l'altro vice premier Luigi di Maio leader dei Cinque Stelle, crescono le preoccupazioni che il governo possa crollare, il che a sua volta potrebbe portare alla prospettiva di nuove elezione a settembre. Se ciò dovesse accadere, Salvini potrebbe finire in una posizione più forte di quanto lo sia ora.
Anche i mercati statunitensi hanno avuto un altro buon giorno, guidati dall'indice Nasdaq e Fang +, entrambi cresciuti dell'1%. I rimbalzi sul Dow e sullo S&P 500 sono stati molto più modesti, moderati forse dalla deludente produzione industriale e dai dati delle vendite al dettaglio di aprile, entrambi ampiamente inferiori alle aspettative. La debolezza dei dati statunitensi ha sollevato timori sul fatto che, nonostante un mercato del lavoro resiliente e una crescita dei salari decente, l' economia statunitense stia iniziando a rallentare in modo significativo. In un momento in cui l'economia cinese mostra a sua volta piccoli segnali di una significativa ripresa dell'attività economica, forse non sorprende che gli investitori stiano iniziando a coprire le loro posizioni.
Sia i rendimenti statunitensi che quelli tedeschi sono rimasti sotto pressione mentre i capitali sono affluiti sui mercati obbligazionari, mentre i prezzi dell'oro sono riusciti a mantenere i loro recenti guadagni. È chiaro che, nonostante i rimbalzi delle azioni negli ultimi due giorni, alcuni investitori si stanno proteggendo da ulteriori perdite. La sterlina è stata sottoposta a continue pressioni nei giorni scorsi sulla speculazione che i colloqui sulla Brexit in corso alla fine moriranno di vecchiaia. Il Primo Ministro è a sua volta sotto pressione per indicare una data di dimissioni quando incontrerà la commissione del 1922 oggi, a prescindere da quanto male farà il partito conservatore alle elezioni europee della prossima settimana, e su qualsiasi intenzione relativa a quarto voto sull'accordo di ritiro dalla Brexit.
EURUSD - continua a muoversi lateralmente al di sotto dell'area 1.1270 che al momento contiene il rialzo, con una resistenza più ampia nell'area 1.1325 / 40 e i massimi di aprile. La tendenza rimane al ribasso e verso i minimi a 1.1110, finché resta al di sotto di questo livello di resistenza chiave.
GBPUSD - La sterlina ha continuato a faticare scivolando verso il basso attraverso l'area 1.2960 / 70, oltre a spostarsi verso il basso attraverso l'area 1.2860. Il prossimo obiettivo sono i minimi di febbraio a 1.2760, con 1.2800 come supporto chiave. Abbiamo bisogno di una mossa sopra 1,3070 per un consolidamento.
EURGBP: dopo aver superato l'area di 0.8720, il rischio è un passaggio attraverso la media mobile a 200 giorni vicino al livello di 0.8800. Dobbiamo mantenerci sopra l'area di 0.8680 perché si realizzi questo scenario o rischiamo di tornare indietro nella zona di 0.8620.
USDJPY - sembra aver trovato una base a breve termine nella zona 109.00 per ora, ma il rischio è ancora orientato verso ulteriori ribassi verso l'area 108.00. Avrebbe bisogno di una ripresa al di sopra dell'area 110.30 per stabilizzarsi e segnalare un movimento indietro verso 111,00.
Fonte di tutti i grafici qui presentati: CMC Markets Piattaforma Next Generation. Performance nette al 16/05/2019
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