Europa
Dopo un inizio sottotono della seduta europea, i mercati azionari sono tornati in rosso in vista del weekend, portando a termine quella che inizialmente sembrava una settimana positiva, ma che alla fine ha visto i rischi di una rinnovata escalation nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti tornare alla ribalta davanti alle menti degli investitori.In seguito alle crescenti preoccupazioni per un rallentamento economico globale più duraturo, l'incertezza ha pesato un po' di più sui mercati europei con il DAX tedesco che ha avuto una settimana terribile, scendendo al di sotto del livello di 11.000 punti, toccando un minimo di tre settimane nella sua discesa, per le preoccupazione che l'economia dell'Eurozona stia entrare in crisi, dopo che una serie di dati economici questa settimana, provenienti da tutto il blocco, ha mostrato pochi segnali di miglioramento.
Il FTSE100 ha avuto una settimana leggermente migliore, nonostante sia tornato indietro negli ultimi due giorni. All'inizio di questa settimana, l'indice è riuscito a raggiungere un massimo di tre mesi, aiutato da alcuni solidi risultati di BP e da guadagni decenti nel settore delle risorse di base.
Gli ultimi aggiornamenti di questa mattina sui marchi di lusso francesi L'Oréal e Hermes hanno dimostrato che nonostante il pessimismo legato alla Cina ci sono ancora spiragli di luce. Hermes ha visto ricavi in crescita del 9,6%, in gran parte trainati dalle vendite delle sue borse Birkin, mentre anche le vendite nell'e-commerce hanno avuto un peso significativo crescendo a un ritmo più veloce rispetto a qualsiasi area geografica.
L'Oréal ha visto le vendite del quarto trimestre in aumento del 7,7% in quanto le vendite di profumi e marchi per la cura della pelle hanno sovraperformato.
La compagnia energetica SSE ha annunciato i suoi ultimi numeri del terzo trimestre questa mattina, tagliando la guidance degli utili per azione da 70-75 p di tre mesi fa a 64 p - 69p a causa della recente sentenza della Corte di giustizia europea, che si spera possa essere solo una temporanea rimozione degli aiuti di stato approvati dalla Commissione europea per "capacity market scheme" in essere nel Regno Unito. Il management ha detto che la sentenza ridurrebbe le entrate di circa 60 milioni di sterline e questo ha comportato una discesa del prezzo delle azioni, mentre un aggiornamento del settore retail sarebbe arrivato alla fine di marzo, quando l'opzione per la sua dismissione potrebbe essere considerata .
Le azioni della Royal Bank of Scotland hanno continuato a sembrare deboli dopo le notizie di ieri secondo cui il governo britannico sta valutando la possibilità di vendere un'altra considerevole quota della banca salvata, in vista dei risultati dell'intero anno in programma la prossima settimana, mentre la banca si aspetta il suo maggiore profitto annuale da quando è stato salvato oltre dieci anni fa.
I bookmaker britannici William Hill e GVC hanno avuto un tono leggermente negativo negli ultimi due giorni, mentre crescono le preoccupazioni che le entrate potrebbero subire un notevole colpo se la chiusura delle corse dei cavalli nel Regno Unito, a causa dell'epidemia di influenza equina, continuerà per un lungo periodo di tempo.
Le azioni di Ocado sono riuscite a rimbalzare un po' sul finire della settimana dopo due giorni di forti perdite mentre l'estensione dell'incendio nel loro magazzino Andover inizia a diventare evidente. Si dice che il magazzino elabori circa il 10% degli ordini di Ocado e che la perdita di questa capacità comporti una significativa perdita di entrate nei prossimi mesi. La grande domanda è quanto sia significativa questa perdita temporanea di capacità per i guadagni futuri, e se l'incendio sia il risultato di un difetto di progettazione nella tecnologia, o sia solo uno sfortunato incidente una tantum.
Stati Uniti
I mercati statunitensi hanno proseguito la loro discesa oggi, prendendo spunto dalla debolezza dei mercati europei, concentrandosi principalmente sui guadagni delle società in assenza di dati economici.
Gli ultimi numeri del produttore di giocattoli Hasbro hanno attirato l'attenzione, con utili a 1,33 dollari per azione, ben al di sotto delle aspettative di 1,67. Anche i ricavi sono diminuiti con la società che ha accusato gli effetti residui del crollo di Toys R Us e un rallentamento del mercato europeo dei giocattoli per il calo del 13% a 1,39 miliardi di dollari. Anche i suoi partner hanno sottoperformato, in quanto i merchandising di film come Star Wars, Marvel e Frozen hanno faticato a ottenere vendite. Sembrerebbe che il management sia ottimista riguardo le prospettive future, tuttavia ciò non è stato sufficiente a far sì che le azioni scivolassero di nuovo dopo aver toccato inizialmente i massimi di due mesi.
Non è tutto negativo sul fronte dei viaggi con le azioni di Expedia che hanno avuto una buona sessione dopo aver riportato i numeri del quarto trimestre che hanno superato le aspettative. I profitti sono arrivati a 1,24 dollari per azione mentre i ricavi sono aumentati del 10% a 2,56 miliardi di dollari. Le aspettative di profitto per il 2019 dovrebbero anch'esse aumentare del 10-15%, con forti aspettative per una forte crescita del marchio principale e del suo marchio Hotels.com.
Forex
La sterlina è riuscita a resistere abbastanza bene, nonostante la crescente preoccupazione che il Regno Unito si stia dirigendo verso una "no deal" Brexit, mentre il Primo Ministro Theresa May si è recata a Dublino per discutere la questione del backstop irlandese nel tentativo di ottenere una scadenza temporale in modo che abbia la possibilità di essere promulgata dal parlamento del Regno Unito, quando ritornerà la proposta nelle mani dei parlamentari. I mercati sembrano contare sulla prospettiva che prevarrà il buonsenso tra i politici dell'UE e del Regno Unito nelle settimane e nei mesi a venire, in modo da evitare uno scenario di "no-deal". In base prove degli ultimi giorni, e per alcune espressioni arrivate dalle capitali europee e da Londra, a prima vista, sembra esserci qualche dubbio.
Dopo una settimana piuttosto debole, il dollaro canadese ha goduto di una tregua dopo l'ultimo report sul mercato del lavoro di gennaio, che ha rivelato che sono stati aggiunti 66.000 nuovi posti di lavoro sia a tempo parziale che a tempo pieno, ripartendo equamente i guadagni. Ancora più importante la crescita delle retribuzioni ha mostrato un miglioramento, passando dall'1,5% all'1,8%, e se la disoccupazione è salita al 5,8%, questo è in gran parte dovuto all'aumento del tasso di partecipazione in quanto più lavoratori sono tornati a far parte della forza lavoro.
Il dollaro USA ha registrato una settimana decisamente solida, nonostante un forte calo dei rendimenti lungo la curva. I rendimenti dei titoli di stato americani sono diminuiti per tre settimane consecutive, prendendo spunto dal recente cambio di tono della Federal Reserve statunitense sulla prospettiva di futuri aumenti dei tassi nel 2019. Nonostante questo calo dei rendimenti, il dollar index è tornato ai livelli visto all'inizio dell'anno, anche se questo è più per la debolezza delle altre valute. Negli ultimi giorni abbiamo assistito al downgrade delle aspettative economiche per Europa, Regno Unito, India e Australia, che a loro volta hanno colpito i rendimenti obbligazionari di tutti questi importanti mercati.
Materie Prime
Mentre arriviamo alla fine di quella che potrebbe sembrare una settimana negativa per i prezzi del petrolio, stiamo assistendo a un modesto rimbalzo dopo che gli ultimi dati OPEC hanno mostrato che l'Arabia Saudita ha ridotto la produzione a gennaio di 400 mila barili al giorno. Ciò non sembra essere sufficiente a compensare le preoccupazioni che un indebolimento dell'economia globale comincerà a frenare la domanda, con i prezzi del WTI in particolare che mostrano le maggiori flessioni, poiché anche un dollaro USA più forte pesa al rialzo.
Il rimbalzo del dollaro americano sembra pesare anche sul prezzo dell'oro che non è riuscito a fare molti progressi questa settimana, dopo aver toccato un massimo di otto mesi all'inizio di questo mese.
Fonte di tutti i grafici qui presentati: CMC Markets Piattaforma Next Generation. Performance nette al 08/02/2019
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